La transizione verso una mobilità sostenibile non è più una scelta, ma una necessità per il settore del trasporto merci. L’impatto ambientale del comparto, che secondo i dati contribuisce al 24% delle emissioni globali di CO2, rende improrogabile un cambio di rotta verso soluzioni più ecologiche. Per questo, l’adozione di strategie green, non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre alle aziende un vantaggio competitivo, allineandole agli obiettivi europei per il clima e migliorandone la reputazione. Dunque, il futuro della logistica è orientato verso innovazioni tecnologiche e processi più efficienti, capaci di coniugare sostenibilità e crescita economica. Ma cosa sapere sulla mobilità sostenibile per le merci? Ecco la risposta.

Soluzioni di mobilità sostenibile: verso gli obiettivi globali
Raggiungere una logistica a basso impatto ambientale significa adottare approcci che rispettino i Sustainable Development Goals (SDGs) dell’ONU, in particolare quelli legati alla lotta contro il cambiamento climatico. Tra le principali soluzioni spiccano:
- Ottimizzazione delle rotte e delle flotte. Grazie a tecnologie digitali e data analytics, è possibile ridurre i viaggi a vuoto, migliorando l’efficienza delle consegne.
- Promozione del trasporto intermodale. Integrare diversi mezzi di trasporto, come treni e camion, consente di abbattere le emissioni.
- Sviluppo di carburanti alternativi. L’idrogeno, il biometano e i biocarburanti sono tra le soluzioni più promettenti per la decarbonizzazione del settore.
- Urban Air Mobility (UAM). I droni e altri veicoli autonomi stanno iniziando a rivoluzionare la consegna dell’ultimo miglio in contesti urbani.
Questi interventi richiedono investimenti, ma rappresentano un’opportunità strategica per le aziende, pronte a innovare e crescere in un contesto sempre più attento alla sostenibilità.

Veicoli elettrici: il cuore della logistica urbana
I mezzi elettrici rappresentano una delle soluzioni più concrete per ridurre l’inquinamento nei centri abitati. Il motivo è molto semplice. I vantaggi dei veicoli elettrici includono:
- Zero emissioni locali, ideali per ridurre le polveri sottili e migliorare la qualità dell’aria.
- Riduzione dei costi operativi. Grazie ai risparmi su carburante e manutenzione, infatti, i mezzi elettrici possono essere più economici nel lungo periodo.
- Silenziosità, un beneficio significativo per il trasporto nei centri urbani in ottica di inquinamento acustico.
Una cosa è certa. Nonostante gli ostacoli legati all’autonomia delle batterie e alla carenza di punti di ricarica, gli incentivi governativi e il progresso tecnologico stanno accelerando la diffusione di questi mezzi, seppur con qualche rallentamento rispetto alle attese iniziali.

Infrastrutture e reti per la mobilità sostenibile green
Una mobilità sostenibile non può prescindere, ovviamente, da infrastrutture adeguate. In questo senso, dunque, le priorità per supportare la transizione ecologica del settore sono ben chiare e definite. Tra le tante:
- Reti di ricarica capillari. Potenziare le stazioni per veicoli elettrici è essenziale per rendere più accessibile questa tecnologia, dato le palesi difficoltà riscontrate a partire dalla loro distribuzione sul mercato.
- Interventi sul trasporto ferroviario. Potenziando i collegamenti ferroviari, si possono ridurre significativamente le emissioni del trasporto merci su lunga distanza.
- Piattaforme logistiche integrate. I magazzini smart e i sistemi di gestione automatizzata migliorano l’efficienza dei processi, abbattendo gli sprechi energetici.
Insomma, investire in queste infrastrutture non solo sostiene la sostenibilità ambientale, ma crea valore per l’intero ecosistema economico. In ogni caso, veicoli elettrici, reti e carburanti alternativi a parte, ci sono molte altre azioni strategiche che le aziende dovrebbero mettere in pratica. Azioni che agiscono sottotraccia, fondamentali per concretizzare e amplificare l’effetto sperato.

Ridurre l’impatto ambientale dei trasporti: pratiche e iniziative
Adottare le giuste tecnologie innovative può non bastare, soprattutto se il concetto e la filosofia sostenibile non è poi ben radicata nelle realtà coinvolte nel processo. Per questo emergono altre buone pratiche che concorrono a garantire una logistica più sostenibile.
- Collaborazione tra aziende. Condividere mezzi e risorse, per esempio, può ridurre i viaggi a vuoto e ottimizzare l’uso delle flotte.
- Digitalizzazione dei processi. L’adozione di software di pianificazione consente di individuare percorsi più efficienti e ridurre il consumo di risorse.
- Educazione e formazione. Sensibilizzare gli operatori sul tema della sostenibilità, aspetto ancora molto sottovalutato in ottica aziendale, può invece stimolare l’adozione di comportamenti virtuosi.
- Packaging sostenibile. Utilizzare materiali riciclabili e ottimizzare le dimensioni degli imballaggi riduce il peso delle merci e, di conseguenza, le emissioni.
Quindi, tirando le somme. Come già affermato in altre occasioni, la sostenibilità nel settore della logistica non è più solo una questione ambientale: è un vantaggio competitivo che permette alle aziende di distinguersi in un mercato in continua evoluzione. Abbracciare il cambiamento oggi significa allora guidare il settore verso un domani più responsabile e innovativo, ma anche più florido e sicuro.