Quando si pensa alle merci pericolose si ha la tendenza a pensare solo a materiali estremamente pericolosi e nocivi quali liquami tossici, rifiuti chimici e scorie radioattive. Eppure, tra le merci pericolose vi rientrano anche prodotti di uso quotidiano come batterie al litio, vernici, profumi e aerosol. Il trasporto di questi materiali deve trattare l’impiego di imballaggi che tengano in considerazione le caratteristiche stabilite dalla normativa vigente per il trasporto di merci pericolose. È proprio qui che entrano in gioco le scatole 4GV per merci pericolose.
Queste garantiscono una sicurezza totale sia per l’ambiente che per le persone.
Ma capiamo meglio cosa sono, come si differenziano e i vantaggi che apportano alle spedizioni.
Cosa sono le scatole 4GV per merci pericolose
Le scatole 4GV non vanno confuse con le 4G. Le ultime sono adoperabili solo in conformità con lo specifico imballaggio interno, mentre con le prime si possono eseguire spedizioni di oggetti e imballaggi interi di qualsiasi tipologia. Dalle materie solide o liquide molto pericolose, alle mediamente rischiose fino a quelle con un basso pericolo.
Va da sé che le scatole 4GV, nonostante l’omologazione ONU, devono sottostare a determinate condizioni e a specifici accorgimenti. Infatti, per osservare la validità dell’omologazione devono obbligatoriamente essere adoperate tenendo conto delle specifiche scritte sul test report.
Qui si possono leggere differenti disanime:
- L’uso dei materiali assorbenti e di riempimento;
- Le distanze minime fra le pareti e gli imballaggi interni;
- Coperchio e fondo della scatola;
- Il peso lordo massimo del collo e degli imballaggi interni;
- Il tipo di chiusura.
Come si usano le scatole per merci pericolose
Se fai parte del mondo degli autotrasporti e della logistica saprai sicuramente come si utilizzano le scatole 4GV per merci pericolose. All’opposto, se è la prima volta che ti affacci a questo mondo, qui di seguito diamo un’esplicazione sul corretto utilizzo.
Chiariamo subito che non c’è una risposta univoca sull’impiego delle scatole 4GV. Ad ogni modo, entrano in gioco diverse variabili da tenere in considerazione:
- Il tipo di merce pericolosa da trasportare;
- L’imballaggio interno utilizzato;
- Il peso lordo;
- Il tipo di materiale attutente posto tra l’imballaggio interno ed esterno.
Tipologie di scatole 4GV
Abbiamo fatto un accenno, alla fine dell’ultimo paragrafo, sul materiale assorbente e attutente. A tal proposito sul mercato si individuano due tipi di scatole 4GV.
- La scatola 4GV che prevede l’uso della vermiculite. Un prodotto di origine minerale, composto da micro canali e cellette chiuse, che garantisce un’efficace imbottitura e un elevato grado assorbente.
- L’altra scatola è più innovativa. Prevede l’adozione di unapposito kit comprendente lastre in foam SR e panni assorbenti. Una soluzione che consente di spedire merci pericolose in maniera semplice, leggera e senza l’uso della vermiculite.
Che differenza essenziale c’è tra le due? Sta tutto nel tipo di pulizia e igiene della spedizione. La vermiculite, pur essendo molto efficace, è molto polverosa. Mentre, la versione più recenteè una soluzione più incontaminata.
Questa soluzione darà, infatti, più valore economico ai prodotti e farà guadagnare tempo prezioso ai vostri collaboratori durante la fase di imballaggio.
Omologazione ONU: cos’è e perché è fondamentale
L’omologazione ONU è fondamentale affinché il trasporto delle merci pericolose sia fatto a norma di legge, senza incorrere in rischi inutili sia per la fase di pre trasporto che per i collaboratori coinvolti. Non a caso, serve proprio per garantire la conformità dell’ imballaggio e la massima sicurezza nella fase di trasporto delle merci.
Possiamo trovare l’omologazione sotto forma di marchiostampato, vale a dire un codice alfanumerico unico. Questo è correlato ad un determinato imballaggio usato per la preparazione del collo, indicante che il prototipo usato ha passato con successo tutti i test di omologazione ONU.
In questa serie di lettere e numeri sono comprese informazioni utili per la prima verifica di conformità:
- Le caratteristiche della merce contenuta nei colli. Solida, liquida, packinggroup o densità;
- Il materiale;
- La massa lorda massima permessa;
- La pressione di prova idraulica.
Comunque, è bene aver presente che la figurazione del marchio ONU non specifica che l’imballaggio usato sia effettivamente giusto per la merce spedita. Infatti, a tal riguardo, va sempre appurato sul test report del collo quali imballaggi interni sono permessi e le relative disposizioni da rispettare per scongiurare il fermo merce, ritardi nella spedizione e sanzioni.
L’utilizzo improprio di un imballaggio omologato comporta il suo annullamento. La conseguente responsabilità cadrà su chi non ha osservato quanto riportato sul test report.
Sei alla ricerca di un ottimo servizio, veloce ed efficace, per il trasporto di merce pericolose? Affidati all’esperienza di Vinci&Campagna, compila il form e richiedi un nostro preventivo.