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Sostanze chimiche: cosa sono e quando diventano pericolose?

Strano ma vero, nella vita di tutti i giorni siamo circondati da sostanze chimiche. Dalla terra che calpestiamo agli oggetti di uso comune, passando addirittura per il nostro cibo e noi stessi, intesi come umani. Molte di queste sostanze chimiche sono artificiali, mentre molte altre, in numero maggiore, sono di origine naturale. In entrambe i casi, comunque, possono risultare pericolose. E chi le trasporta ogni giorno, come noi, lo sa molto bene.

Ecco allora una rapida guida per conoscere ogni aspetto di una qualsiasi sostanza chimica, cercando di capire il suo potenziale pericoloso o tossico, le normative in vigore e altre nozioni altrettanto importanti.

Partiamo dalle basi

Barili di sostanze infiammabili

Sostanze chimiche e livelli di pericolosità

Il livello di pericolosità delle sostanze chimiche dipende da una moltitudine di fattori diversi, ma tutti estremamente importanti. Tra i tanti, ad esempio, è doveroso citare la:

  • Tossicità della sostanza stessa
  • Quantità o dose assorbita
  • Capacità di metabolizzazione
  • Via di esposizione
  • Variabilità biologica

In questo senso, anche se può sembrare scontato, è bene specificare che nessuna sostanza chimica può manifestare la sua pericolosità se non dopo essere entrata in contatto con l’organismo. 

Detto questo, non ci resta che porci un’altra domanda fondamentale.

Sostanze chimiche: come possiamo entrarci in contatto? 

O in altri termini, quali sono le vie di esposizione delle sostanze chimiche? Generalmente, soprattutto quando si parla di ambienti lavorativi, si entra in contatto con queste sostanze attraverso l’inalazione delle stesse. Al secondo posto, invece, troviamo il contatto diretto con occhi o pelle, e solo dopo l’ingestione.

Vediamo ora le vie di esposizione una per una.

Inalazione delle sostanze chimiche

L’inalazione di una sostanza avviene quando essa viene respirata nei polmoni, penetrando così nei bronchi e arrivando agli alveoli. Questi ultimi, nel dettaglio, così come assorbono l’ossigeno per immetterlo nella circolazione sanguigna, possono mettere in circolo anche altre sostanze. 

In questo senso, molte sostanze chimiche irritanti, se inalate, possono irritare gola e naso. Non solo, possono anche causare tosse e dolore alla cassa toracica. Senza parlare di quei prodotti chimici che possono non dare nessun sintomo e risultare comunque molto pericolosi. 

Etichetta sostanza chimica

Contatto con la pelle

Nonostante la pelle rappresenti una nostra validissima barriera protettiva, molte sostanze chimiche riescono ad attraversarla, specie se danneggiata, entrando nella circolazione sanguigna. In quel caso, esistono prodotti nocivi che possono chimicamente bruciare la pelle, irritarla e renderla incredibilmente suscettibile ad infezioni varie. Lo stesso contatto con gli occhi è molto pericoloso, data la loro estrema fragilità.

Ingestione di sostanze chimiche pericolose

Sicuramente la via di esposizione meno comune sui posti di lavoro, ma comunque molto pericolosa. Alcuni prodotti chimici possono contaminare alimenti e bevande, oppure rimanere su mani e vestiti, finendo per essere ingeriti per sbaglio. Pensiamo soprattutto a quelle sostanze presenti sotto forma di polvere, come piombo o metalli pesanti.

Quando una sostanza chimica può essere considerata pericolosa?

Contrariamente a quanto si pensa, sarebbe scorretto distinguere le sostanze chimiche in soli due macrogruppi, separando quelle pericolose/tossiche da quelle innocue. Benché sia una classificazione convenzionale, infatti, utilizzata dai più, non rispecchia affatto la realtà. Al contrario, è giusto dire che tutte le sostanze chimiche possono essere tossiche, se introdotte con doti tali da essere nocive all’organismo. Non esiste un tutto o niente

Esiste piuttosto la cosiddetta dose assorbita di una sostanza chimica, il vero fattore principale che definisce l’effettiva pericolosità di una sostanza. Una dose o quantità che, se raggiunta, provoca la manifestazione degli effetti dannosi della stessa sostanza chimica sul nostro corpo.

Quando invece si parla di sostanze tossiche?

A proposito di pericolosità, il temine tossicità indica la misura relativa alla capacità nociva delle sostanze chimiche. Per capire meglio, le sostanze debolmente tossiche diventano nocive solo in grandi quantità

Come stabilire la tossicità di una sostanza? In genere vengono fatti dei test, spesso su animali. In ogni caso, senza entrare nei dettagli, una cosa è sempre valida. Come già anticipato, una sostanza diventa pericolosa non tanto attraverso la semplice esposizione, quanto piuttosto tramite l’esposizione ad una quantità troppo elevata della sostanza stessa.

Barili di sostanze pericolose

Sostanze chimiche tossiche e sostanze pericolose: esistono delle differenze?

Di solito, si dice che quando basta una sola misera quantità di sostanza per causare un effetto tossico, allora quella sostanza è molto rischiosa. In realtà no, non sempre. Una sostanza può essere anche altamente tossica ma, se trattata con le dovute precauzioni, non presentare grossi rischi. E così viceversa: possiamo avere sostanze a basso livello di tossicità che, se usate in malo modo, diventano molto rischiose.

Del resto, mentre la tossicità è un singolo parametro riferito alla sostanza, il rischio è una variabile, data da un insieme di fattori secondari:

  • Tossicità della sostanza, in primis;
  • Quantità trattata;
  • Modalità d’utilizzo;
  • Livello e tempi di esposizione; 
  • Caratteristiche del soggetto esposto;
  • Fattori ambientali vari. 

Per questo la tossicità, o pericolosità della sostanza – se vogliamo, è immutabile. Mentre il rischio può essere minimizzato.

Trasporto sostanze adr

E invece, sostanze tossiche e sostanze pericolose sono la stessa cosa?

Assolutamente no. Le sostanze pericolose sono quelle in grado di provocare fenomeni lesivi acuti con meccanismi aspecifici. In questa tipologia rientrano:

  • Esplosivi
  • Infiammabili
  • Irritanti
  • Corrosivi

Al contrario, le sostanze tossiche, o nocive, sono quelle in grado di provocare fenomeni lesivi acuti o cronici mediatida meccanismi specifici. Esse possono essere distinte in questi sottogeneri: 

  • Tossici, che provocano lesioni alle cellule dell’organismo, alterando funzioni biologiche; 
  • Cancerogeni, che inducono la formazione di tumori;
  • Mutageni, che possono modificare il patrimonio genetico delle cellule;
  • Allergeni, che provocano patologie allergiche nei soggetti predisposti;
  • Teratogeni, capaci di agire sull’embrione durante il suo sviluppo intrauterino, con la conseguente possibilità di malformazioni;

Sostanze pericolose e tossiche: cosa dice la legge?

La salute dei lavoratori contro i rischi delle sostanze chimiche è regolamentata da Decreto Legislativo 81/2008. A dire il vero, il tema era già stato trattato dal D.Lgs. n°25, del 2 febbraio 2002, che aveva modificato il testo del D.Lgs. 626/1994. Nel dettaglio, la norma viene applicata a tutti a tutte le sostanze chimiche pericolose presenti nei luoghi lavorativi, salvo disposizioni relative a quelle che rientrano nella protezione radiologica, regolamentata dal D.Lgs. 230/1995 e successive modificazioni. 

Nel 2016, queste normative sono state arricchite dal D.Lgs. 39/2016, il quale allinea il contenuto del D.Lgs. 81/2008 al regolamento CE n. 1272/2008, relativo a classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze chimiche e delle miscele. 

A proposito di classificazione delle sostanze pericolose, invece, esse sono definite proprio dal cosiddetto Regolamento CLP, o Regolamento CE n. 1272/2008. Lo stesso documento che regola etichettatura e imballaggi. Parallelamente, il Regolamento REACH, o Regolamento CE 1907/2006, riguarda la valutazione, l’autorizzazione e le eventuali restrizioni sulle sostanze chimiche prodotte o importate nell’UE (sopra 1 tonnellata all’anno).

Dove trovare l’elenco completo delle sostanze chimiche pericolose?

L’elenco delle sostanze chimiche pericolose è disponibile sul portale dell’ECHA.

Se hai trovato utile questo articolo, prova a leggere anche Consulente ADR: un lavoro di primaria importanza  e Trasporto ADR: cosa serve sapere sul trasporto di merci pericolose

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